In quali casi si può applicare l’IVA agevolata per la ristrutturazione? Chi può beneficiarne? Quali sono i documenti richiesti?
Con l’articolo di oggi faremo un po’ di chiarezza e cercheremo di rispondere a queste domande in modo semplice e diretto.
In cosa consiste l’IVA agevolata per la ristrutturazione
Si tratta di un’agevolazione fiscale che può essere utilizzata per lavori edili quali: ristrutturazioni, restauri, recuperi edilizi e risanamenti conservativi. Può essere inoltre applicata all’acquisto di beni, ad eccezione però di materie prime e semilavorati.
Se gli interventi riguardano la prima casa si potrà optare per il 4%, se invece si tratta di seconde case si sale al 10%.
La condizione necessaria stabilita dall’Agenzia Entrate è che tali lavori vengano svolti successivamente alla stipula del contratto di appalto.
L’IVA agevolata può essere applicata per i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sull’immobile. Riguardo ai beni, l’agevolazione è prevista solo se questi ultimi sono ceduti all’interno del contratto di appalto.
Nel caso dei beni di valore significativo, l’agevolazione può essere applicata solo sulla differenza tra il valore totale della stessa prestazione e quello dei beni.
Esempio. Se per una ristrutturazione edilizia si spendono 15.000 €, 5.000 per la manodopera e 10.000 per i beni significativi (ad esempio gli infissi), l’Iva agevolata sarà applicata alla differenza tra il costo totale dei lavori e quello dei beni. Quindi:
15.000-10.000= 5.000
In questo caso, dunque, l’IVA agevolata si applicherà su una somma pari a 5.000 euro.
L’IVA agevolata non è applicabile quando:
– i materiali e i beni vengono forniti da un soggetto differente dall’impresa appaltatrice
– i materiali o i beni vengono comprati autonomamente dal committente
Quando si tratta di un recupero edilizio però, si può sempre applicare l’Iva al 10% senza deroghe.
Cosa rientra nella categoria di beni significativi:
– gli infissi
– gli ascensori e i montacarichi
– i condizionatori e gli apparecchi per il riciclo dell’aria
– i sanitari e la rubinetteria
– le caldaie
– i videocitofoni
– l’impianto di sicurezza
Documenti da presentare per richiedere l’IVA agevolata per la ristrutturazione
I documenti da presentare per richiedere l’IVA agevolata sono gli stessi in entrambi i casi, sia per il 4% che per il 10%:
– l’autocertificazione, specificando il tipo di aliquota richiesta tra il 4% e il 10% (per il modello scaricabile clicca qui)
– la copia della concessione edilizia
– la copia dell’atto
– la copia del codice fiscale e del documento del richiedente
Nei casi di ristrutturazione e restauro di seconde case servirà, in aggiunta, anche la DIA (Dichiarazione Inizio Attività).
Speriamo di aver fatto un po’ di chiarezza con questo articolo. Per qualsiasi info riguardante i nostri prodotti, ti invitiamo a contattarci o a fare un salto nei nostri show-room.